Il registro di carico e scarico dei rifiuti è parte del processo cartaceo di identificazione dei rifiuti del Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti (Sistri). Si tratta di una strategia che mira a controllare la produzione, la distribuzione e lo smaltimento delle tonnellate di rifiuti che si producono in Italia.
Cos'è il Sistri e come funziona il sistema
Il Sistri è un organo nato dall'iniziativa del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel 2009. Lo scopo manifesto era appunto quello di controllare l'intero percorso dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento per ottimizzarlo ed evitare comportamenti fraudolenti.
Il registro è parte di questo processo che inizia con il Formulario di identificazione dei Rifiuti (FIR), passa attraverso il Registro di Carico e Scarico dei Rifiuti per terminare col Modello unico di Dichiarazione Ambientale (MUD). Si tratta di tre documenti cartacei che vengono prodotti e vidimati da organi pubblici ad hoc (Agenzia delle Entrate o Camere di Commercio), la cui mancanza comporta una multa, anche piuttosto elevata.
Il Registro
I soggetti obbligati alla presentazione del Registro di Carico e Scarico dei Rifiuti sono:
• Produttori privati di rifiuti speciali
• Imprese specializzate nella raccolta e trasporto dei rifiuti
• Imprese specializzate nello smaltimento
• Imprese di intermediazione e commercio
I registri devono obbligatoriamente essere vidimati dalla Camera di Commercio territoriale e devono essere tenuti presso:
• Tutti gli impianti di produzione, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti
• Le sedi delle imprese che partecipano ad una di queste fasi
• Le sedi dei produttori di rifiuti (commerciati ed intermediari)
È importante sottolineare che, tutte le imprese o i privati che si rivolgono alle ditte specializzate nella trattazione dei rifiuti, ricevono supporto anche nella compilazione della documentazione necessaria, ivi compreso il Registro di carico e scarico.